#SOCIALCONTROL - Controllo di vicinato

Ultima modifica 9 dicembre 2024

“CONTROLLIAMO IL QUARTIERE INSIEME #SOCIALCONTROL” è un progetto di collaborazione tra cittadini, Amministrazione Comunale, Polizia Municipale e Forze dell’Ordine per la promozione della sicurezza urbana, in un’ottica di partecipazione e sussidiarietà.

Attraverso l’adesione al progetto cittadini residenti in una determinata zona potranno costituire gruppi di “controllo di vicinato”  che, agendo in collaborazione con la Polizia Municipale e le Forze dell’Ordine, potranno contribuire alla prevenzione della criminalità ed al rafforzamento della sicurezza urbana.

Chi meglio di coloro che vivono il quartiere, conosce i luoghi, gli spazi, le persone e le situazioni che lo caratterizzano? “Dove il controllo del quartiere da parte dei propri residenti  è attivo, i molti occhi dei vicini sugli spazi pubblici e privati rappresentano un deterrente contro i furti nelle case e un disincentivo per altri comportamenti illegali  (graffiti, scippi, truffe, vandalismi, ecc…)”.

L’obiettivo fondamentale del progetto è dunque quello di attivare un “vicinato solidale ed attento”. I cittadini potranno auto-organizzarsi, tra vicini, per il controllo dell’area intorno alla propria abitazione.

Il Controllo di Vicinato è un sistema di prevenzione, serve ad evitare che si realizzino le condizioni affinché i reati avvengano e consiste nella creazione ed organizzazione di gruppi di persone che abitano vicino e a cui, semplicemente, si suggerisce  l’applicazione di alcuni piccoli accorgimenti comportamentali.

Serve a creare un modo condiviso (tra cittadini e tra cittadini e Forze dell’Ordine) di comunicazione veloce, capillare ed efficace.

Non ha nulla a che fare con le RONDE, non presuppone atti eroici, non ha funzioni repressive, né, tantomeno, invita ad catturare il malvivente.

Referente del Progetto per la Polizia Municipale: Isp. Paolo Lisi

e-mail: pm.sicurezzaurbana@comune.poggibonsi.si.it

tel. 0577 986531

COS’E’  IL CONTROLLO DI VICINATO

  1. E’ uno strumento di prevenzione della criminalità che presuppone la partecipazione attiva dei cittadini residenti in una determinata zona e la collaborazione di questi ultimi con le Forze di Polizia
  2. Promuove la sicurezza urbana attraverso la solidarietà e la coesione tra i cittadini, al fine di ridurre le possibilità che un reato si verifichi

QUALI SONO GLI OBIETTIVI

Gli obiettivi che si pone il progetto sono:

  1. Coadiuvare le Forze di Polizia nella prevenzione del crimine e nella individuazione delle condizioni che lo favoriscono, aumentando la percezione di sicurezza e la vigilanza informale del territorio.
  2. Favorire lo sviluppo di una cultura della partecipazione alle tematiche della sicurezza urbana e della collaborazione attiva dei cittadini attraverso una comunicazione efficace, veloce e organizzata.
  3. Migliorare la sicurezza pubblica
  4. Contribuire alla creazione di una rete sociale ed al consolidamento del senso di appartenenza, combattendo l’isolamento e rafforzando la solidarietà.
  5. Rendere la vita difficile ai malintenzionati attraverso l’applicazione di regole di sicurezza residenziale.
  6. Individuare le vulnerabilità strutturali, ambientali e comportamentali
  7. Migliorare il rapporto Forze di Polizia – Comunità scambiando informazioni tramite il “Referente del Gruppo” che le raccolga e le trasferisca alle Forze di polizia.

I PRINCIPI

Il CdV si fonda su tre principi:

  1. Ricostruzione relazioni e legami che creano coesione sociale ed evitano l’isolamento delle persone;
  2. Formazione dei cittadini per far sì che vengano evitate le vulnerabilità ambientali e comportamentali;
  3. Capacità di fare segnalazioni qualificate ed efficaci alle Forze dell’Ordine.

L’isolamento è nemico della sicurezza. Obiettivo del CdV è quindi quello di recuperare i rapporti di fiducia tra vicini: “sapere di non sentirsi soli è il primo passo per non avere paura”.

Le persone che aderiscono a questo metodo di prevenzione, infatti, sono consapevoli, formate e soprattutto attive, oltre che ovviamente attente a non creare inutili allarmismi.

COSA FA IN BREVE IL CDV

  1. Presta attenzione a quello che avviene nella propria area di competenza nella vita quotidiana;
  2. Collabora con le forze di Polizia segnalando, tramite il “Referente del gruppo”, situazioni inusuali e/o comportamenti sospetti;
  3. Collabora con i vicini attraverso comportamenti di reciproca assistenza (sostegno ai vicini anziani e soli, ritiro della posta in caso di assenza, sorveglianza reciproca delle case, ecc…);
  4. Crea un canale di comunicazione per scambiare rapidamente informazioni tra vicini e riversarle al referente del gruppo (es. catena telefonica, whatsapp, sms, ecc…);
  5. Individua i “fattori di rischio ambientale”, anche sulla base delle indicazioni fornite dal Referente secondo i criteri indicati dalle Forze di Polizia, che favoriscono furti e truffe (scarsa illuminazione, accessi vulnerabili, persone sole, ecc…)

DOVE SI APPLICA

Il CdV si può formare:

  • in un blocco di palazzine/appartamenti;
  • in una serie di abitazioni/negozi che si affacciano su un parco;
  • in un complesso residenziale;
  • in una via

I PROTAGONISTI

I Cittadini:
sono i principali artefici ed i veri protagonisti del progetto.

A tutti gli abitanti della zona interessata, riuniti in un GRUPPO DI VICINATO appositamente costituito, è unicamente richiesto di alzare il livello di attenzione attraverso pochi e semplici passaggi

Si può innanzitutto:

  • conoscere i propri vicini, perché chi ci sta accanto può aiutarci in caso di bisogno e tenere gli occhi aperti anche quando noi non siamo presenti;
  • prestare maggiore attenzione alla proprietà del vicino quando questi è assente;
  • guardare fuori tutte le volte che è possibile quando suona l’allarme di un’auto o di un’abitazione, quando si sentono voci sotto casa, quando i cani nostri o del vicino abbaiano;
  • chiedere  gentilmente a qualcuno che gira guardandosi un po’ troppo intorno “posso aiutarla?” o “cerca qualcuno?” – magari ha effettivamente bisogno d’aiuto! In caso negativo niente di grave e comunque se si fosse trattato di un malintenzionato, questo saprà di essere stato notato;
  • segnare la targa di un veicolo sospetto, magari fermo con il motore acceso o che circola a bassa velocità, o che è spento con qualcuno a bordo di fronte ad un’abitazione;

Quando si esce per le proprie attività quotidiane (anche solo a stendere il bucato sul balcone, rientrando a casa di notte, portando fuori il cane, alzandosi presto la mattina) guardiamo bene per strada, ascoltiamo cosa succede nel nostro quartiere.

I Referenti del gruppo o coordinatori:
vengono definiti dai gruppi ed oltre ad esserne il riferimento, sono l’anello di congiunzione tra il gruppo di Controllo di Vicinato e le Forze di Polizia; partecipano alla formazione e comunicano al referente incaricato della Polizia Locale SOLO le segnalazioni ritenute importanti, sulla base dei criteri indicati proprio dalle Forze di Polizia. Mantengono i contatti con le Forze di Polizia anche al fine di ricevere informazioni sulle azioni criminali più recenti nella zona e hanno cura di trasmettere queste informazioni utili alla comunità. Accolgono i nuovi vicini informandoli ed integrandoli nell’attività di Controllo di Vicinato e mantengono i contatti con gli altri coordinatori.
 
La Polizia Municipale:
funge da snodo principale della comunicazione tra i gruppi (o meglio, tra i coordinatori dei gruppi) e le Forze dell’Ordine. Funge da “filtro” ed orientamento per tutte le segnalazioni che i coordinatori inviano. Crea un “collegamento privilegiato” tra i gruppi di CdV e le Forze dell’Ordine.
 
Le Forze dell’Ordine:
sono coloro che, da una parte, ricevono le “segnalazioni efficaci” dalla Polizia Municipale ed intervengono su queste; dall’altra, immettono nei gruppi (avvalendosi a loro volta della posizione “fulcro” della Polizia Municipale) informazioni relative a nuove modalità criminali che di volta in volta individuano sui territori.
 

COSA NON FA IL CDV

Il gruppo di controllo di vicinato:

  • NON si sostituisce alle Forze di Polizia che hanno il compito esclusivo di svolgere attività di repressione e di ricerca degli autori dei reati
  • NON interviene attivamente in caso di reato
  • NON fa indagini sugli individui/NON scheda le persone
  • NON pattuglia il territorio attraverso RONDE, espressamente disciplinate dal Decreto del Ministro dell’Interno 8 agosto 2009 e s.m.i. per gli “Osservatori volontari della sicurezza”, in attuazione della legge sulla sicurezza 94/2009;
  • NON si intromette nella sfera privata altrui
  • NON crea falsi allarmismi

La finalità del “Controllo” è esclusivamente quella di aumentare la soglia di attenzione rispetto ad eventi “anomali” nelle aree coinvolte dall’iniziativa.

In presenza di situazioni che richiedano l’immediato intervento delle Forze di Polizia (quali ad esempio furti, rapine e aggressioni in atto), i componenti del gruppo dovranno chiamare direttamente i numeri dell’emergenza 112 e 113.

L’ORGANIZZAZIONE

La struttura organizzativa del Controllo di Vicinato punta alla creazione di un sistema informativo e di comunicazione rapido, capillare ed efficace.

Alla base di questo sistema ci deve essere un insieme di relazioni sociali solidali e significative.

Il flusso dell’informazione è bidirezionale: da una parte i cittadini fanno segnalazioni qualificate ed efficaci alle Forze dell’Ordine dall’altra le Forze dell’Ordine stesse possono fornire informazioni utili ai cittadini.

Lo schema sotto riportato permette di visualizzare il flusso comunicativo. E’ importante sottolineare come i vari livelli di organizzazione partecipino a “filtrare” la segnalazione permettendo così alle Forze dell’Ordine di ricevere solo segnalazioni qualificate, puntuali ed efficaci.

COME SI SEGNALA LA PRESENZA DEL GRUPPO: I CARTELLI

La presenza di un attività di presidio del territorio ad opera di gruppi di vicinato, deve essere opportunamente segnalata tramite l’istallazione di appositi cartelli, che peraltro svolgono una funzione di prevenzione essi stessi. I cartelli, che riportano un simbolo grafico ed una dicitura che richiama l’idea del progetto, sono realizzati in un colore accesso per richiamare immediatamente l’attenzione anche di coloro che potenzialmente abbiano intenti criminali. In altre parole il cartello deve fornire una informazione che richiami l’attenzione alla presenza di “residenti” attenti ed organizzati.

 cartello controllo di vicinato

GRUPPI DI C.D.V. GIÀ COSTITUITI

  • Gruppo di vicinato “Via Monte Morello
  • Gruppo di vicinato “Via Abetone
  • Gruppo di vicinato “Via del Pollaiolo
Decalogo di Sicurezza Partecipata
09-12-2024

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MANUALE CdV
09-12-2024

Allegato 11.48 KB formato pdf

Progetto controlliamo insieme il quartiere
09-12-2024

Allegato 16.69 KB formato pdf

Programma controlliamo insieme il quartiere
09-12-2024

Allegato 8.71 KB formato pdf

ATTO Costitutivo CV
09-12-2024

Allegato 176.11 KB formato pdf

MODULO di catena telefonica
09-12-2024

Allegato 518.74 KB formato pdf

MODULO di raccolta dati statistici
09-12-2024

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Cartello controllo di vicinato
09-12-2024

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