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Inclusione e autonomia: avanti sull’housing first a Villa Laura del Bello

Pubblicato il 5 giugno 2025 • Comune

Procede l’iter per realizzare l’housing first a Villa Laura del Bello. La giunta ha infatti approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica per riqualificare l’edificio che è stato donato all’amministrazione comunale dal professor Paolo Del Bello, esimio concittadino e medico chirurgo che tanto ha fatto per l’ospedale di Poggibonsi.

Un progetto bello, dalla forte natura sociale, e proprio per questo rispettoso della volontà del professore e coerente con la destinazione prevista dalla donazione”, dice l’assessora alle politiche abitative e alle politiche per la coesione sociale.

Il progetto prevede la ristrutturazione di parte dell’immobile con una ridefinizione degli spazi interni in modo da ottenere spazi comuni, camere da letto e servizi indipendenti. “Sarà una ulteriore risposta a disposizione del territorio che, integrata con altri servizi presenti, potrà contribuire a dare una mano a chi si trova in difficoltà – prosegue Enrica Borgianni - Una diversa opportunità per favorire l’inclusione aiutando persone e famiglie fragili attraverso soluzioni abitative temporanee e un sistema di presa in carico multiprofessionale. Accoglienza e accompagnamento”.

La riqualificazione di Villa Laura del Bello è stata finanziata con risorse del PNRR (missione 5 componente 2) a cui ha avuto accesso la Società della Salute presentando il progetto insieme a Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa. Complessivamente l’investimento infrastrutturale è di circa 472.000 euro. “Risorse – spiega il vicesindaco - che abbiamo incrementato con uno stanziamento specifico del Comune per contenere l’aumento dei prezzi che rendeva la somma a disposizione insufficiente”.

Il progetto di housing first a Villa Del Bello è stato condiviso con la famiglia ed è stato presentato pubblicamente contestualmente all’intitolazione dell’edificio a Laura del Bello, come previsto nei vincoli della donazione stessa. “Un progetto utile alla comunità e adeguato all’immobile – chiude Enrica Borgianni - Un modello innovativo di intervento nell’ambito delle politiche abitative che aiuterà tutto il territorio nel contrasto a fenomeni di marginalità. Un aiuto per uscire dall’emergenza e intraprendere percorsi di recupero dell’autonomia. Un progetto in cui crediamo e su cui andiamo avanti”.